Il Periscopio Solare è uno strumento la cui invenzione è risalente al 1925-26 per mano dell'Ingegnere Ermenegildo Santoni.
Strumento dalle molteplici funzionalità tra le quali quella di permettere la fotografia del disco solare, in modo da poter catturare l'immagine del Sole su una pellicola.
Venne inoltre impiegato nella ricerca di riduzione di errori sistematici nelle triangolazioni aeree, oltre a definire la giacitura approssimata del fotogramma, per permettere la restituzione di rilievi aerofotogrammetrici, ovvero un terreno di conformazione orografica generica ( non considerabile piano).
Lo strumento in considerazione, pertanto, venne ampiamente utilizzato per fornire una visione aerea del territorio, in modo da permettere a chi interessato, di fruire di una cartografia aggiornata e più affidabile, infatti tra il 1931 e il 1948 lo strumento in esame, il Periscopio Solare, venne più volte utilizzato nell'applicazione della Fotogrammetria Aerea.
Grazie all'ausilio di tale strumento infatti, fu possibile con i voli fotogrammetrici, realizzare decine di documenti che contenessero e raggruppassero tutte le informazioni e le cognizioni topografiche, oltre a restituire la conformazione orografica di un territorio.
Tali informazioni risultarono di vitale importanza in un periodo storico caratterizzato da un continuo susseguirsi di conflitti bellici, in cui nessuna delle carte a disposizione avrebbe potuto, per scarsità di informazioni precise, soddisfare le esigente tattico militari, anche perché non bisogna dimenticare, che le carte allora disponibili non erano state create per scopi bellici.
Nelle differenti lingue:
Italiano: Periscopio solare
Inglese: Solar Periscope
Francese: Périscope Solaire
Spagnolo: Periscopio Solar
Tedesco: Sonnenperskop
Etimologia della parola:
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