domenica 27 dicembre 2020

#STEP28 - LA SINSTESI FINALE

 All'interno di questo blog è stata trattata l'analisi di uno strumento che è stato protagonista di una vera e propria rivoluzione scientifica, che ha permesso il perfezionamento di una delle scienze più nobili e fondamentali per il progredire del genere umano: la fotogrammetria aerea. [4]

Aeroplano Militare (1935)


Lo strumento in questione è il Periscopio Solare [1] [2] la cui invenzione risalente al 1925-26  è da attribuire all'Ingegnere Santoni [9], genio italiano che in collaborazione con l'Istituto Geografico Militare ne ha curato anche la sua realizzazione [11].

Periscopio Solare

Posto a bordo principalmente di velivoli dell'aviazione militare, il periscopio risulta essere un macchinario non semplice da essere spostato , forse anche a causa dei materiali [8] utilizzati nella sua costruzione, ma dalle funzioni notevoli. Infatti, grazie ad esso, fu possibile con i voli fotogrammetrici, realizzare decine di documenti che contenessero e raggruppassero tutte le informazioni e le cognizioni topografiche, oltre a restituire la conformazione orografica di un territorio.

Come si può intuire le informazioni recepite grazie a tale invenzione, per di più di facile utilizzo [22],  furono di vitale importanza in un periodo storico caratterizzato da un continuo susseguirsi di conflitti bellici, in cui nessuna delle carte topografiche a disposizione avrebbe potuto, per scarsità di informazioni precise, soddisfare le esigente tattico militari. 

Questo percorso di accrescimento del sapere è insito nell'essere umano da secoli, tanto da poter trovare nell'antica mitologia greca [7] un paragone di tale bramosia, come se l'uomo avesse avuto bisogno di un gesto di approvazione divina per poter continuare sereno e indisturbato il suo lento, ma eterno cammino.

Questa scoperta portò l'umanità un passo più avanti nel suo continuo cammino di ricerca della conoscenza, tanto che furono scritti diversi trattati a riguardo[10], in cui non solo viene illustrato lo strumento nelle sue generalità, ma si analizza il principio fisico in cui pone le sue fondamenta. [5] Sicuramente non si può tralasciare una delle arti che proprio in quegli anni stava avendo sempre più  successo e che ancora oggi, anzi forse ancor più oggi, periodo di pandemia globale, in cui le relazioni sono ridotte al minimo, ci permette di poter spalancare i cancelli di un mondo parallelo in cui sembra si possa ancora vivere una vita "normale". Credo abbiate intuito che stia parlando del mezzo di comunicazione per eccellenza, ovvero la televisione per la quale sono stati girati innumerevoli film, in alcuni dei quali è stato utilizzato proprio lo strumento protagonista delle guerre dei primi anni del ventesimo secolo. [12]

Il sempre maggior impiego di tale scoperta porta su di essa svariate attenzioni non solo da parte del mondo dello spettacolo o letterario, ma anche dal mondo della numerologia [15], della filatelia [18] per poi trovare sbocco anche nel mondo fumettistico [21]. Come ha fatto a riceve tante attenzioni ci possiamo domandare; Ci sarà stata una pubblicità che ha permesso il rapito espandersi di tale strumento? Purtroppo non fu cosi, non sono mai state pubblicate pubblicità per il grande pubblico e la ragione credo sia abbastanza di facile comprensione, dopotutto si tratta di un macchinario prettamente ad uso militare che non sarebbe nemmeno stato apprezzato nel mondo civile e soprattutto non avrebbe avuto una sua corretta collocazione, per non parlare della considerevole cifra necessaria per la sua costruzione. Come ha fatto a trovare così ampia applicazione allora ci chiediamo. La risposta è semplice, anzi si può riassumere in: "Sensazionale scoperta" e "Passaparola". Fu proprio grazie al passaparola che iniziò a circolare negli ambienti militari e una volta testata la sua efficacia, la sua applicazione divenne virale. [13]

Francobollo, 1934

Fumetto, "Camera Comics"


Proprio per la viralità di tale strumento divenne necessaria una normativa [23] in un linguaggio universale che potesse essere utilizzata da tutte le agenzie militari e non, sia in territorio italiano che estero. 

Grazie alle pubblicazioni, di cui abbiamo parlato, e ai brevetti  depositati [17] possiamo affermare che il Periscopio Solare è stata una scoperta del tutto italiana ed è proprio per questo che come marchio di produzione possiamo attribuire proprio il logo di un'eccellenza italiana l'Istituto Geografico Militare di Firenze, che collaborò, come abbiamo detto precedentemente, alla sua realizzazione. [20] Bisogna dar merito all'Ingegnere Santoni di essere riuscito ad unire sfruttare al meglio le varie nozioni e scoperte dell'epoca sia in campo fisico, che chimico [26], andando a realizzare un macchino pressoché perfetto.

Oggi il macchinario è considerato pressoché desueto, in quanto il costante cammino sulla via della conoscenza dell'uomo ha portato alla luce nuovi strumenti in grado di rendere ancora più semplice reperire informazioni sulla fotogrammetria aerea, il graduale declino dell'utilizzo del Periscopio Solare è testimoniato dall'uso sempre minore del suo nome che termina con la cessione di tale vocabolario proprio nel 1980, periodo nel quale si diffuse nuovi strumenti come Droni e Satelliti. [24]

Drone Militare

Questo percorso nella ricerca dell'origine di quello che fu uno dei precursori di alcuni dei più importanti e sofisticati strumenti del giorno d'oggi, mi ha portato a riflettere sue due oggetti che potrebbero rappresentare il percorso che ho fatto fino ad oggi, (memento e utensile) ed un terzo che potrebbe arrivare a rappresentare un mio possibile futuro (feticcio). [25]

Invitandovi anche voi a questa breve, ma profonda riflessione su noi stessi mi auguro abbiate apprezzato questo viaggio alla scoperta di uno dei tanti oggetti che hanno segnato il cammino dell'essere umano nel susseguirsi dei decenni.


sabato 19 dicembre 2020

#STEP26 - LA CHIMICA E GLI STRUMENTI SCIENTIFICI

Il principio chimico su cui poggia il funzionamento del Periscopio Solare è lo sviluppo fotografico, che rende visibile l'immagine latente impressa sull'emulsione fotografica, producendo il negativo o la diapositiva.

Pellicola fotografica per macchina analogica

Fotografia (dal greco Photos - Luce e Graphia - Disegno) significa “scrivere con la luce”.
I processi chimici a cui questo fenomeno è dovuto si fondano sul fatto che l’insieme di onde di varia lunghezza d’onda o frequenza sono capaci di modificare le molecole di varie sostanze che perciò vengono dette fotosensibili.

Quando si sviluppa un negativo bianco e nero, si procede estraendo la pellicola dal caricatore per poi avvolgerla in un contenitore a spirale. Questa operazione va effettuata al buio completo, tipicamente nella camera oscura oppure con una particolare sacca a tenuta di luce munita di maniche denominata "mutanda".

Successivamente la pellicola viene trattata con il rivelatore, che rende l'immagine visibile, riducendo l'alogenuro di argento esposto in argento metallico, per poi essere immersa in un bagno d'arresto che pone fine all'azione del rilevatore.

Dopo aver eliminato tutti i residui di rivelatore dalla pellicola per non contaminare il fissante, si passa al bagno di fissaggio che rende l'immagine permanente e resistente alla luce, formando complessi solubili con gli alogenuri di argento non ridotti, che entrano in soluzione. Dopo aver lavato la pellicola per eliminare il tiosolfato del fissaggio, pericoloso per la stabilità dell'immagine, perché potrebbe solforare l'argento si esegue un bagno in una soluzione di acqua distillata per evitare le macchie dovute ai sali sciolti nell'acqua. Si elimina l'acqua in eccesso con apposite pinzette ricoperte in pelle di camoscio (o anche passandola fra indice e medio). Infine la pellicola viene appesa ad asciugare in una stanza priva di polvere ed è pronta per essere stampata.

Lo sviluppo della pellicola è una fase cruciale del processo fotografico. La densità e il contrasto del negativo vengono determinati, oltre che dal tipo di rivelatore usato, anche dal tempo di sviluppo, dalla temperatura dei bagni, dall'agitazione della tank (contenitore a tenuta di luce).

sabato 12 dicembre 2020

#STEP25 - COSE PERSONALI

Riflettendoci bene si possono distinguere tre oggetti che descrivono il nostro passato (memento), presente (utensile) e futuro (feticcio).

Oggetto rappresentante il passato (memento):
Occhiali da vista 

Per quanto riguarda l'oggetto rappresentante il mio passato ho deciso di selezione gli occhiali da vista, che hanno accompagnato tutta la mia infanzia, diventando il più delle volte un peso, soprattutto per via del cerotto occlusore che sono stato costretto a indossare per diversi anni.

Tuttavia l'oggetto in questione mi ha permesso di crescere, prendendo consapevolezza di me stesso e delle mie potenzialità, portandomi a sfidarmi e a lottare e dominare le mie ansie.


Oggetto rappresentante il presente (utensile):
Computer

Sicuramente l'oggetto che più rappresenta il mio presente è il computer che utilizzo per studiare, seguire le lezioni, oltre ad essere diventato un mezzo tramite il quale, in questo momento di pandemia globale, permette la socializzazione e lo svago.



Oggetto rappresentate il futuro (feticcio): 
Aereo

Un Aereo credo che sia il modo migliore di rappresentare un possibile futuro, ricco di viaggi ed esperienze che permetteranno la mia formazione, fino a sfociare  ad una possibile costante della futura vita lavorativa.




#STEP24 - LE PAROLE NELLA STORIA

I grafici di seguito riportati ci permettono di comprendere il diffondersi delle parole "Periscopio Solare" e l' annessa "Fotogrammetria".

Grafico della parole "Periscopio Solare"

Per quanto riguarda la parola "Periscopio Solare" possiamo notare il suo diffondersi proprio negli anni della sua scoperta per mano di Santoni e il suo apice di utilizzo proprio negli anni di massima diffusione in campo bellico militare. Va sottolineato inoltre la coincidenza di tutti questi eventi con la seconda guerra mondiale, che per esigente tattiche ha portato lo sviluppo di tale strumento.

Grafico della parola "Fotogrammetria"

L'analisi della parola "Fotogrammetria" permette di comprendere la diffusione di tale scienza e il continuo lavoro di ricerca negli ultimi anni.


martedì 8 dicembre 2020

#STEP23 - LA NORMATIVA

Per quanto riguarda la triangolazione e la fotografia aerea vi sono alcune norme varate dal Congresso ISPRS, che permettono il corretto funzionamento ed uso dello strumento nelle sue varie applicazioni: Normative ISPRS.

Tale congresso venne creato nel 1910, in coincidenza con le prime applicazioni in questo campo, per mano del austriaco Eduard Dolezal, con il nome di International Society for Photogrammetry (ISP), per poi essere cambiato nel 1970 con International Society for Photogrammetry and Remote Sensing (ISPRS) per adeguarsi meglio alle nuove scoperte tecnologico scientifiche.


#STEP22 - UN MANUEALE D'USO

Manuale d'uso del Periscopio Solare:

Passo 1: programmare i piani di volo sulla quale verranno effettuate le riprese aerofotogrammetriche.

Passo 2: Tramite l'utilizzo dell'obiettivo principale e grazie alla bussola magnetica, verificare le coordinate della posizione prescelta nella fase precedente


Carta Aeronautica


Passo 3:  Tramite l'attivazione dell'Otturatore a Ghigliottina, il quale consente ad una contemporanea apertura dei nove obiettivi, si fotografa il terreno.

Passo 4: l'immagine del suolo, catturata durante la fase precedente, rimane impressa su alcune pellicole che fanno parte della struttura della macchina stessa 

Pellicole fotografiche




sabato 5 dicembre 2020

#STEP21 - I FUMETTI

Nel fumetto "Camera Comics" pubblicato da U.S. Camera Publishing Company negli anni 1940 possiamo trovare alcune raffigurazioni di uomini che scattano fotografie del suolo a bordo di alcuni mezzi appartenenti all'aviazione militare. Tali strumenti possono essere intesi come raffigurazioni semplicistiche del periscopio solare.

"Camera Comics", pag 1 (Ottobre 1944)


In molti fumetti, soprattutto i più recenti, qui riportato una copertina di un fumetto Marvel Comics, è possibile ammirare la raffigurazione di un diretto discendente del periscopio solare, ovvero il drone, ma che preserva molte delle funzioni che aveva lo strumento in questione agli albori della sua scoperta.

Iron Man, “Remote Possibilities #1“, Marvel Comics (2015)




#STEP20 - IL MARCHIO

Dato che lo strumento venne costruito in stretta collaborazione con l'Istituto Geografico Militare di Firenze, si può ritenere valido assumere come marchio relativo allo strumento in esame proprio il logo dell'Istituto stesso.

Logo Istituto Geografico Militare


sabato 14 novembre 2020

#STEP 19 - L'ABBECEDARIO

 



A come Aviazione
B come Bussola Magnetica 
C come Colonialismo
D come Direzione 
E come Esplorazione
F come Fotogrammetria
G come Giroscopio
I come Immagine
L come Laussedat Aimé
M come Magazzino della Pellicola
N come Nove Obiettivi
O come Otturatore a ghigliottina
P come Pellicola
Q come Quota
R come Rilievi Fotogrammetrici
S come Santoni 
T come Triangolazioni
U come Unione di immagini
V come Velivoli
Z come Zoom






#STEP 18 - IL FRANCOBOLLO

Ecco alcuni Francobolli, che venendo emanati da un'Istituzione che ne sottolinea un luogo e un'epoca, rappresentato un vero e proprio documento storico,  che hanno come oggetto principale la Fotogrammetria, in particolar modo risalenti al periodo delle guerre coloniali, durante il quale lo strumento veniva utilizzato , a bordo di velivoli per poter permettere la realizzazione di una migliore cartografia dei territori.

I.P.S. Officine Carte Valori, 1936


I.P.S. Officine Carte Valori, 1934


I.P.S. Officine Grandi Valori, 1938

#STEP 17 - I BREVETTI

 Il Periscopio Solare venne brevettato dal suo inventore, l'Ing. Santoni, in particolare quando iniziò la sua collaborazione con le Officine Galileo di Firenze che divennero concessionari dei vari brevetti che portano il suo nome.

Eccone un esempio:

lunedì 9 novembre 2020

#STEP 16 - ANATOMIE

Qui riportata un’anatomia dello strumento, ovvero una dissezione, che permette di comprendere la posizione dei vari componenti, portando ad avere una visione maggiormente chiara del funzionamento stesso del Periscopio Solare.





     




domenica 8 novembre 2020

#STEP 15 - I NUMERI

 I Numeri che possono essere attribuiti allo strumento in analisi sono:

  • sicuramente il 1925 anno della sua scoperta per mano dell'Ing. Santoni.
  • il 1931, anno in cui il Periscopio Solare assume un importante significato nel campo dell'Aerofotogrammetria.
  • il 18, che rappresenta gli anni in cui lo strumento venne ampiamente usato per garantire ottimi risultati nel campo bellico.
  • il 9, ovvero il numero di obiettivi impiegati nella sua realizzazione

Interessante è l'analisi di tali numeri tramite la "Smorfia Napoletana", ovvero una sorta di dizionario, in cui ad ogni vocabolo corrisponde un numero da giocare al lotto.
Il nome di tale pratica è da attribuire ad Orfeo, dio del sonno dell'antica Grecia, in quanto è di uso comune tradurre in "giocata" un determinato sogno.

Secondo la "Smorfia Napoletana" i numero sopracitati corrispondono a:

  • 1925: 
    • 1: L'Italia
    • 9: La figliolanza
    • 2: La Bambina
    • 5: La mano
    • 19: La risata
    • 25: Il natale
  • 1931: 
    • 1: L'Italia
    • 9: La figliolanza
    • 3: La gatta
    • 1: L'Italia
    • 19: La risata
    • 31: Il padrone dell'abitazione
  • 18:
    • 1: l'Italia
    • 8: La Madonna
    • 18: Il Sangue
  • 9: La figliolanza

lunedì 2 novembre 2020

#STEP 13 - LA PUBBLICITA'

Il Periscopio Solare essendo uno strumento che trovò principale applicazione nei rilievi aerofotogrammetrici in apposite spedizioni militari, chiamate appunto Voli Fotogrammetrici, era prettamente utilizzato e di proprietà degli apparati Militari Statali in modo da agevolare le spedizioni belliche

E' proprio per questo motivo che riscosse un successo pressoché nullo da parte dei civili, che non avrebbero avuto modo di apprezzarlo e utilizzarlo in tutta la sua potenzialità.

Il successo che tale strumento riscosse non fu per mano di abili pubblicitari dell'epoca, ma più che altro per un celere passaparola tra i ranghi militari, accompagnato dai notevoli risultati che si ottenevano nel campo cartografico.

 


domenica 1 novembre 2020

#STEP 12- NEL CINEMA

Data la straordinaria rivoluzione che il Periscopio Solare ha portato nel campo della cartografia militare, lo strumento venne impiegato nella realizzazione di film trattanti avvenimenti di guerra proprio del periodo del suo massimo impiego da parte delle Forze Militari Italiane.
Uno di questi è il film diretto da Gennaro Righelli del 1932: "L'Armata Azzurra".
Il film rientra nel filone del cinema di propaganda fascista, celebrando l'Aviazione Italiana dei primi anni trenta.



Scena del film "L'Armata Azzurra"


sabato 31 ottobre 2020

#STEP 11 - I COSTRUTTORI

Il primo a costruire il Periscopio Solare fu sicuramente il suo inventore l'Ingegnere Ermenegildo Santoni presso l'Istituto Geografico Militare di Firenze, per poi proseguire il suo cammino di ricerca e produzione presso le Officine Galileo di Firenze.

Dato il vasto impiego militare dello strumento, sarà stato sicuramente riprodotto su vasta scala dai reparti militari statali per poter fronteggiare i conflitti bellici avvenuti nel periodo del suo impiego, ovvero tra il 1931 e il 1948.

venerdì 30 ottobre 2020

sabato 24 ottobre 2020

#STEP 9 - L'INVENTORE


L'invenzione del Periscopio Solare è attribuita all'Ingegnere Ermenegildo Santoni.

Ermenegildo Santoni

Egli è ricordato come inventore, padre e precursore della Fotogrammetria Aerea.

Nacque a Calci, Pisa il 5 Marzo 1896, diplomato come Perito Agrimensore frequentò il corso di allievi ufficiali di complemento del genio militare a Torino nel 1916. Dopo un anno di servizio fece richiesta di essere trasferito in aviazione dove continuò il servizio di guerra fino al 1918 con il grado di tenente. Il suo servizio di osservatori di aereo lo rese cosciente dei problemi dell’aerofotografia E della fotogrammetria aerea, tutto per quanto riguarda la ricomposizione dell’assetto spaziale delle prese fotografiche fatte dall’aereo. Perfeziona dunque le camere aria fotografiche con un intervallometro automatico. Nel 1920 si congedò e nel 1924 iniziò la sua collaborazione per l’attività aerofotogrammetrica con l’Istituto Geografico Militare a Firenze. In questo periodo ebbe modo di progettare realizzare a molti strumenti tra cui appunto il Periscopio Solare nel 1925-1926

#STEP 8 - I MATERIALI


 Il Periscopio Solare, inventato dall'Ingegnere Santoni, era costituito da un corpo principale in ghisa, per conferirne una buona resistenza agli urti e agli sbalzi termici e da alcuni prismi in vetro, che permettono la riflessione della luce.

Ai giorni d'oggi lo strumento è stato sostituito nella sua funzione dai satelliti, da elicotteri quadrirotori e aeromobili a pilotaggio remoto, comunemente conosciuti come droni.

Sia la ghisa, gli specchi, che il vetro sono materiali che rivestono un ruolo di enorme importanza per la storia delle cose.



Ghisa
Si possono far risalire i primi tentativi di produzione della ghisa al 1000 a.C. I minerali ferrosi venivano riscaldati con carbone di legna in forge rudimentali. In Europa, lo sviluppo della ghisa  giunse con relativo ritardo, E molto probabilmente perché i forni non riuscivano a superare la temperatura di fusione minima della combinazione ferro carbonio, compresenza del carbonio del zero, 81% che è pari a 750 °C. Isa era un altro materiale da fonderia, ma aveva scarse qualità meccaniche. Al termine del XIV secolo inizia a crearsi un mercato della ghisa, spinto dalla necessità di produrre cannoni e palle da cannone.


Vetro

Il primo utilizzo del vetro secondo Plinio il vecchio risale al III millennio a.C. in Mesopotamia e veniamo utilizzato esclusivamente come decorazione. Uno sviluppo della tecnica si ebbe nell’VIII secolo in fenicia dove iniziarono a produrre delle stoviglie e altri utensili per poi arrivare al 1000 a.C. in Cina, dove vennero ritrovati piccoli vasi. Durante l’impero romano fu sviluppata la tecnica di soffiar Joe che ha permesso che molti oggetti costosi diventassero di uso comune. Durante il VI-VII secolo d.C. si sviluppò l’uso del mosaico in vetro nell’arte bizantina.Cos’è un seguirsi dei secoli E delle civiltà il vetro venne impiegato nella produzione di oggetti di uso comune, ma anche per lizzazione di oggetti di lusso. Al 1369 risale la produzione di specchi a Morano e solamente al 1939 risalgono le prime fibre di vetro.

mercoledì 21 ottobre 2020

#STEP 7 - IL MITO

Sognare di volare è per l'uomo un fatto ricorrente, come il desiderare di poterlo fare, ci porta a pensare di poter evitare i problemi, fuggire da determinate situazioni o d'altro canto di poter intervenire senza ostacoli e immediatamente, o ancora di poter spiare senza essere visti, in modo da ottenere un vantaggio nei confronti del nostro avversario, esattamente ciò che grazie all'invenzione dell'Ingegnere Santoni, si poté fare, permettendo agli eserciti di avere maggiore conoscenza del territorio nemico e pertanto di studiare in maniera più mirata e sicura qualsiasi assalto. 

Tale desiderio, tale capacità, tale potere era già stato ampliamente omaggiato e onorato nella Mitologia Greca Classica, dove lo possiamo trovare personificato in un animale, l'Aquila, che oltre ad essere maestosa e a possedere una costellazione a lei attribuita, era anche sacra a Zeus, Re degli Dei.

Sicuramente il mito più celebre è quello narrato da Ovidio:

"Zeus innamorato di Ganimede, un affascinante giovane che ebbe i suoi natali in Frigia decise di sedurlo ad ogni costo, anche ricorrendo al rapimento.

Il sommo Dio prese l’aspetto di un'Aquila, animale a lui stesso particolarmente sacro per la sua magnificenza, per la sua velocità e perché, secondo la leggenda, era l’unico essere vivente in grado di fissare direttamente il Sole senza subirne alcun danno.

Per tali motivi all’Aquila era affidato l’incarico il vanto di recare i fulmini che egli scagliava contro chi lo faceva adirare o lo offendeva. Quindi con quelle sembianze Zeus si lanciò in un maestoso volo verso il giovane, lo afferrò saldamente per le spalle con i suoi poderosi artigli e librandosi elegantemente verso i cieli più alti lo trasportò nella sua dimora sull’Olimpo, dove lo nominò coppiere degli dei."

Damiano Mazza, "Ratto di Ganimede", sec. XVI (National Gallery, Londra)

Un ulteriore mito racconta:

"Zeus, mentre si preparava per combattere contro Crono, suo padre, per conquistare la supremazia fra gli dei, fu visitato da un Aquila, volatile a lui sacro, che gli lasciò una premonizione favorevole alla sua causa: difatti sua fu la vittoria nella battaglia.

 Per esprimere all’uccello la sua riconoscenza, Zeus lo trasformò in una costellazione trasportandolo fra gli astri."

#STEP6 - IL SIMBOLO

Il Periscopio Solare fu di una rilevanza fondamentale, ovvero diede la possibilità di vedere ciò che fino a quel momento non si è stati in grado di scorgere, è per questo motivo che può essere inteso come una gigantesca macchina fotografica in grado di fotografare ogni angolo del nostro pianeta.

Simbolo del Periscopio Solare


#STEP 5 - IL PRINCIPIO FISICO

 Il Periscopio Solare è composto dalla camera solare destinata a fotografare il disco solare, dal magazzino della pellicola con i relativi congegni per il funzionamento automatico della bussola magnetica del direzionale giroscopio e dello statoscopio.

Allo scopo di poter raccogliere sulla pellicola l’immagine del sole, quali siano la sua altezza sull’orizzonte la direzione della rotta (prua dell’aereo) la camera solare munita di nove obiettivi, dei quali uno centrale che raccoglie direttamente un campo conico di circa 60° ed otto superfici, ciascuno dei quali, mediante una sola riflessione attraverso un sovrastante prisma, raccoglie un campo di circa 55° in senso verticale e di circa 45° in senso orizzontale.

Tutti i prismi sono incollati fra loro e collegati da un anello in vetro sottostante.

Un semplice otturatore ghigliottina comandato elettricamente consente la rapida contemporanea apertura di nuovi obiettivi in ciascuno degli istanti nei quali la macchina da presa principale, la quale per gli scopi solidale, fotografa il terreno.

Nello stesso istante due indici di riferimento diametralmente opposti intorno al gruppo dei prismi, vengono illuminati mediante lampadine elettriche e la loro immagine viene fissata sulla pellicola, mediante un adatto sistema di prismi ed un obiettivo.


domenica 18 ottobre 2020

#STEP 4 - LA SCIENZA

Il Periscopio Solare, venne ampliamente utilizzato in quella branca della topografia denominata Fotogrammetria Aerea.

Fotogrammetria salente al 1936 di Torino, Italia.

La Fotogrammetria Aerea è una tecnica di rilievo che permette di acquisire le informazioni metriche di un oggetto, come la forma e la posizione, tramite l'acquisizione e l'analisi di una coppia di fotogrammi stereometrici. 

Come scrissero Wolf e Dewitt, autori di "Elements of Photogrammetry with Applications in GIS", pubblicato nel 2000 per mano della McGrow-Hill:

"La fotogrammetria è l'arte, la scienza e la tecnologia per ottenere informazioni affidabili sugli oggetti fisici e sull'ambiente attraverso processi di registrazione, misurazione e interpretazione di immagini fotografiche e modelli di energia elettromagnetica radiante registrata e di altri fenomeni."

La sua nascita risale al 1858 per mano di Aimé Laussedat, che sperimentò per primo la fotografia dall'alto mediante l'utilizzo di aerostati, poi sostituiti con gli aeroplani che videro la luce solamente nel 1903. Questa tecnica venne approvata in maniera ufficiale per mano della Reale Accademia delle Scienze Esatte Fisiche e Naturali di Madrid nel 1862.

Durante i primi decenni dalla sua nascita, come abbiamo detto, la Fotogrammetria Aerea veniva utilizzata prettamente in ambito bellico e nella cartografia, ma al giorno d'oggi sono innumerevoli i campi di applicazione della stessa. Tale disciplina viene sfruttata  ad esempio, oltre che per gli scopi nel passato, anche nell'ambito dell'Archeologia, della Geologia, dell'Architettura, dell'Ingegneria, della Giurisprudenza per quanto riguarda le operazioni poliziesche e investigative, nell'Agricoltura, nell'Edilizia, oltre che per la prevenzioni di incendi e catastrofi e nella ricerca di guasti e malfunzionamenti di strutture e infrastrutture.

sabato 17 ottobre 2020

#STEP 3 - GLOSSARIO

 Quali sono le componenti del Periscopio Solare?

  Lo strumento è corredato da:

  • Camera Solare: destinata a fotografare il Disco Solare, è munita di 9 obiettivi.
  • Pellicola: sottile nastro di materiale naturale trasparente utilizzato per imprimere le immagini.
  • Magazzino della Pellicola: dove viene raccolta la pellicola e che si occupa del funzionamento di:
      •  Bussola magnetica: attraverso i punti cardinali riesce ad indicare in che direzione è stata catturata la fotografia scattata.
      •  Giroscopio: dispositivo fisico che, basandosi sulla legge di conservazione del moto angolare, è in grado di muoversi in modo peculiare sul proprio asse, mantenendo un orientamento fisso, con l'asse che punta nella direzione di rotazione.
      •  Statoscopio: strumento barometrico sensibile a piccole variazioni di pressioni, che permette di identificare variazioni di quota tra le varie prese.
  • Obiettivi: dispositivi ottici in grado di raccogliere e riprodurre un'immagine.
  • Prismi in vetro: permettono la riflessioni delle immagini.
  • Otturatore a Ghigliottina: consente la rapida contemporanea apertura dei nove obiettivi in ciascuno degli istanti nei quali la macchina da presa principale, alla quale il periscopio è solidale, fotografa i terreno.

domenica 11 ottobre 2020

#STEP 2 - L'IMMAGINE

Il modello di Periscopio Solare qui in figura è possibile da reperire presso l'Istituto Geografico Militare di Firenze.







#STEP 1 - PERISCOPIO SOLARE

Il Periscopio Solare è uno strumento la cui invenzione è risalente al 1925-26 per mano dell'Ingegnere Ermenegildo Santoni.

Strumento dalle molteplici funzionalità tra le quali quella di permettere la fotografia del disco solare, in modo da poter catturare l'immagine del Sole su una pellicola.

Venne inoltre impiegato nella ricerca di riduzione di errori sistematici nelle triangolazioni aeree, oltre a definire la giacitura approssimata del fotogramma, per permettere la restituzione di rilievi aerofotogrammetrici, ovvero un terreno di conformazione orografica generica ( non considerabile piano).

Lo strumento in considerazione, pertanto, venne ampiamente utilizzato per fornire una visione aerea del territorio, in modo da permettere a chi interessato, di fruire di una cartografia aggiornata e più affidabile, infatti tra il 1931 e il 1948 lo strumento in esame, il Periscopio Solare,  venne più volte utilizzato nell'applicazione della Fotogrammetria Aerea.

Grazie all'ausilio di tale strumento infatti, fu possibile con i voli fotogrammetrici, realizzare decine di documenti che contenessero e raggruppassero tutte le informazioni e le cognizioni topografiche, oltre a restituire la conformazione orografica di un territorio.

Tali informazioni risultarono di vitale importanza in un periodo storico caratterizzato da un continuo susseguirsi di conflitti bellici, in cui nessuna delle carte a disposizione avrebbe potuto, per scarsità di informazioni precise, soddisfare le esigente tattico militari, anche perché non bisogna dimenticare, che le carte allora disponibili non erano state create per scopi bellici.


Nelle differenti lingue:

Italiano: Periscopio solare

Inglese: Solar Periscope

Francese: Périscope Solaire

Spagnolo: Periscopio Solar

Tedesco: Sonnenperskop

Cinese: 太陽潛望鏡

Giapponese: ソーラーペリスコープ


Etimologia della parola: 

La parola periscopio è un cultismo formato dal prefisso greco περί (peri = intorno) e da σκοπέω (skopeo = vedere, osservare)
Sarebbe quindi "osservare nell'ambiente in cui ci si trova"

périscope solaire